Il piercing Monroe è tecnicamente un piercing del labbro, che viene però posizionato un centimetro sopra all’angolo destro della bocca, ed è chiamato così perché richiama il famoso neo della immortale Marylin Monroe.
Come si fa
Il piercing Monroe si effettua con aghi a mano libera, perforando con calibro 14, 16 o 18. Si inserisce immediatamente una staffa lunga, per controllare un eventuale gonfiore, barra che verrà poi sostituita, una volta completato il periodo di guarigione, con una di dimensioni minori, che limiterà la possibilità di danni a gengive e denti.
I rischi
I rischi del piercing Monroe non sono tra i più importanti. Il dolore percepito è minimo e anche il periodo di guarigione è tra i più brevi.
L’unico rischio considerevole è quello, nel caso in cui ci si metta nelle mani di un piercier poco esperto, di andare a toccare l’arteria che passa proprio a pochi centimetri dal labbro. Anche i rischi di infezione connessi al Monroe sono minimi, sempre a patto che seguiate la procedura di guarigione indicata dal vostro professionista di fiducia.
Il dolore provato
Non si tratta di un piercing particolarmente doloroso. Si tratta sì di un dolore comunque soggettivo: chi ha labbra più spesse o muscoli più esercitati a causa dell’esercizio negli strumenti a fiato prova di solito più dolore, anche se si tratta sempre, dice chi si è sottoposto a questo tipo di tatuaggio, di un dolore comunque più che sopportabile.
I danni permanenti
Così come per gli altri tatuaggi che finiscono o cominciano all’interno della bocca, il rischio di danni alle gengive o ai denti è sempre presente. Maneggiare con cura questo piercing li riduce comunque al minimo, così come riduce al minimo il rischio ai denti l’utilizzo di una barra di lunghezza giusta, che dovreste inserire non appena la guarigione sia ultimata.