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Piercing Ashley: guida completa

piercing ashleyOggi parliamo di uno dei piercing del momento, uno di quelli che si sono rapidamente guadagnati il centro dell’attenzione per quanto riguarda le discussioni sulla body modification.

Parliamo del piercing Ashley, uno dei più belli e dei più scenici tra quelli che possiamo portare sul nostro volto, nonché uno dei più difficili da portare con nonchalance.

Vediamo insieme di cosa si tratta, quali sono le problematiche ad esso connesse, quali sono le precauzioni e le modalità con le quali dovremo avvicinarci a questo foro davvero particolare.

Che cos’è l’Ashley Piercing?

Il piercing Ashley è una sorta di labret inverso e verticale. Il gioiello infatti penetra il labbro dal basso verso l’alto, in senso verticale, con l’estremità visibile del gioiello che si mostra proprio sulla parte centrale del labbro inferiore.

Si tratta di un piercing relativamente insolito, che è forse il più nuovo tra quelli che insistono sul volto e che è, al tempo stesso, uno dei più innovativi. Il perché è presto detto: il risultato estetico finale è davvero interessante, in quanto la parte esteriore del gioiello, in genere una pallina o una punta, emerge proprio in mezzo al labbro.


Ci sono problematiche specifiche che riguardano il piercing Ashley?

No, non ci sono problemi specifici per l’Ashley Piercing che siano poi diversi da quelli che sono collegati al piercing labret: si tratta di un piercing non troppo doloroso e comunque piuttosto facile da tenere pulito.

Il problema principale è il gonfiore del labbro subito dopo il piercing, che dovrà comunque sparire entro massimo 7–10 giorni, a patto che continueremo a prenderci cura del piercing nel modo giusto.

Come prendersi cura di un piercing Ashley?

La cura del piercing Ashley è piuttosto standard: bisognerà pulirlo con l’aiuto di una garza sterile (e che non perda parte del tessuto se strofinata) e di un po’ di soluzione fisiologica.

Non serve nient’altro, né disinfettanti alcolici, né altro: la guarigione del nostro piercing è dovuto esclusivamente a questo.

Nel caso di infezione, di gonfiore eccessivo, di pus o di altri segni di problematiche della guarigione del foro, è necessario rivolgersi immediatamente ad un medico che, una volta certificata la situazione, prenderà i provvedimenti più adatti a ripristinare del tutto una condizione di normalità.

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