Il piercing al capezzolo è uno dei più sexy, dei più desiderati, e anche uno di quelli che necessitano di più attenzione. Si tratta infatti di un foro in una zona particolarmente delicata del corpo, soprattutto per le donne, e la scelta del gioiello è fondamentale per una corretta guarigione.
L’oro è uno dei materiali più gettonati. Si tratta di un materiale inerte, facile da reperire, e che si presta ad essere disinfettato a fondo. Se hai scelto un gioiello in oro per il tuo prossimo piercing al capezzolo sei sulla buona strada. Continua a leggerne per saperne di più.
Perché usare l’oro?
L’oro è un materiale pregiato non solo per la sua scarsità, ma anche perché, almeno nel campo dei gioielli da piercing, si presta ad un utilizzo decisamente poco problematico, almeno se paragonato agli altri materiali.
Si tratta di un materiale che, ai suoi più elevati gradi di purezza, è altamente anallergico, e consente dunque un utilizzo anche da parte di quei soggetti che hanno problemi con gli altri metalli, su tutti il nickel.
In aggiunta a questa sua proprietà, va sicuramente aggiunta la possibilità di disinfettarlo sia con prodotti chimici, sia in autoclave, rendendolo un materiale perfetto anche per i gioielli da guarigione.
Di controindicazioni ce ne sono poche, se non il prezzo: sul mercato l’oro è alle stelle, e la tentazione di risparmiare qualcosa potrebbe essere più che interessante.
Cosa posso usare al posto dell’oro?
Titanio chirurgico su tutti, o acciaio inossidabile. Sono materiali che sono marginalmente meno costosi dell’oro, e che consentono di avere comunque un gioiello affidabile e che tenga lontane le infezioni.
Fatevi consigliare dal vostro professionista di fiducia, che saprà orientarvi sui materiali più adatti secondo le vostre tasche. Noi non possiamo che consigliarvi comunque l’oro, che sia per motivi estetici che medici si presta alla grande ad essere il gioiello perfetto per il vostro capezzolo.